Nato a Novara, è
iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Piemonte dal 1976
etnologo, membro dell’membro della Società Italiana di Antropologia Culturale (SIAC)
scrittore, autore di 21 libri di viaggio e d’argomento antropologico,
pubblicati da Mondadori, De Agostini, Sugarco ecc., di vari saggi e
numerosi articoli e reportage per varie collane editoriali, periodici e
quotidiani italiani e stranieri (tra cui Corriere della Sera, La Stampa, Oggi ecc.)
documentarista, autore di oltre un centinaio di documentari su vari Paesi, civiltà ed etnie,
trasmessi dalle reti televisive RAI e MEDIASET e da varie emittenti straniere,
parte dei quali commercializzati in home-video da Rizzoli e Mondadori.
Ma soprattutto gran viaggiatore e studioso di altri universi culturali.
Da oltre trent’anni si dedica alla documentazione e allo studio delle “altre”
culture, mosso da un costante impegno civile in difesa dei diritti umani e
delle minoranze etniche.
Ha visitato a fondo più di 90 Paesi extra-europei, progettato e diretto decine
di spedizioni nei vari continenti, alla ricerca delle popolazioni più isolate e
meno conosciute della Terra, diventando protagonista di ricerche e imprese
pubblicizzate da giornali e televisione.
Nella sola Amazzonia ha organizzato e compiuto 17 spedizioni tra gli indios,
con l’appoggio di varie istituzioni, antropologi e neo-brasiliani esperti della
selva, raccogliendo preziose documentazioni etnografiche nelle aree protette in
cui sopravvivono gli ultimi gruppi indigeni isolati e documentandone, per oltre
un ventennio, il drammatico processo di acculturazione ed estinzione.
Nella Nuova Guinea indonesiana ha compiuto altre 17 spedizioni, documentando,
in una serie di lavori televisivi e in un magnifico volume illustrato, rimasto
unico nel suo genere (Irian Jaya, l’ultima terra ignota : popoli e culture
della Nuova Guinea indonesiana (Ed. Mondadori, 1995), con prefazione del famoso
etologo Irenaus Eibl-Eibelsfeldt, allievo ed erede del premio Nobel Konrad
Lorenz), le abitudini di vita delle etnie degli altipiani e delle foreste
pluviali, avvicinate con grandi rischi e difficoltà, a partire dagli anni ’70,
diventando, in tal modo, il maggior conoscitore italiano di quella remota
regione, che resta a tutt’oggi la più selvaggia e meno conosciuta del mondo.
Specializzato in problematiche etnologiche e sociali, ha condiviso con famosi
personaggi della ricerca scientifica e della politica indigenista i drammatici
conflitti che, in varie parti del mondo, continuano a opporre Noi agli Altri,
contribuendo a far conoscere e rispettare la diversità culturale come
condizione indispensabile per una pacifica convivenza civile.
Definito da Maurizio Costanzo “l’ultimo grande esploratore italiano”, è stato
ospite di vari talk-show e trasmissioni televisive, in Italia e all’estero, e
ha ottenuto vari premi e riconoscimenti per i suoi lavori anche in campo
internazionale.
|